Ingerenze

È iniziato l’anno scolastico. Per i bambini, gli insegnanti e … i genitori.

Nella scuola primaria (ex elementare) il ruolo del genitore al giorno d’oggi comincia con la ”preferenza” espressa a favore di questa o quell’altra insegnante: capita sovente che la maestra scelta sia quella che, rispetto alle altre, viene definita “materna”. Orsù, maestra materna è un po’ come dire che l’acqua è asciutta, è come indossare un abito a righe sostenendo contemporaneamente un’avversione per le righe. Una maestra è una maestra: materne rimangano le mamme, magari le nonne, forse le baby-sitter.

E veniamo al rovescio della medaglia. Che le mamme siano spesso costrette ad affiancare i figli nello svolgimento di compiti forse un po’ troppo difficili per essere svolti in autonomia, o che le si inviti a diventare esperte nelle varie materie per poter spiegare e far quindi recuperare la lezione persa, presuppone quindi che anche le mamme possano godere dello stipendio da insegnanti… Non ci si arricchirà, ma potrebbe essere una parziale soluzione per la crisi.

Di questo passo, quando il bambino si veglierà di notte per aver fatto un brutto sogno, a cullarlo per farlo riaddormentare sarà la mamma o la maestra?

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